Negli
anni settanta i cinema proiettano films anche la mattina e sono
ovunque, in ogni quartiere o paese, anche il più piccolo.
Si dividono in sale di prima
visione (ossia quelle più care e confortevoli,
con sedili rivestiti di stoffa ed imbottiti), di seconda visione
(quelle che proiettano pellicole più datate ed hanno scomodi
sedili in legno; in compenso l’ingresso costa la
metà) ed a
luci rosse (cioè quelle che incassano
più di tutte).
Nelle sale di seconda visione
la cassa consiste in un gabbiotto di un metro quadro, con al di
là del vetro alcune confezioni di patatine e di caramelle
scadute da un paio d’anni; quelle tecnologicamente
più
avanzate dispongono anche di un piccolo frigorifero nel quale sono
riposte le bottigliette di chinotto o di aranciata.
Fino al 1975 in sala era possibile fumare (e gli unici che non lo
facevano, almeno attivamente, erano i bambini).
Oltre
alle commedie sexy, i titoli più richiesti in periferia
appartengono ai generi riguardanti “arti marziali”
e c.d.
poliziesco
all’italiana.
I cinema parrocchiali,
insieme alla partita di pallone in oratorio, rappresentano un ulteriore
stimolo domenicale alla frequenza della Santa Messa, con la riffa prima
della proiezione, per vincere quaderni, libri ed altri premi non molto
ambiti in quanto utili ed educativi.
Naturalmente
sesso e violenza, ingredienti onnipresenti nella programmazione delle
altre sale, sono qui bandite e la scelta si limita, quindi, a qualche
datata pellicola western o mitologica ed a filmNegli
anni settanta i cinema proiettano films anche la mattina e sono
ovunque, in ogni quartiere o paese, anche il più piccolo.
Si dividono in sale di prima
visione (ossia quelle più care e confortevoli,
con sedili rivestiti di stoffa ed imbottiti), di seconda visione
(quelle che proiettano pellicole più datate ed hanno scomodi
sedili in legno; in compenso l’ingresso costa la
metà) ed a
luci rosse (cioè quelle che incassano
più di tutte).
Nelle sale di seconda visione
la cassa consiste in un gabbiotto di un metro quadro, con al di
là del vetro alcune confezioni di patatine e di caramelle
scadute da un paio d’anni; quelle tecnologicamente
più
avanzate dispongono anche di un piccolo frigorifero nel quale sono
riposte le bottigliette di chinotto o di aranciata.
Fino al 1975 in sala era possibile fumare (e gli unici che non lo
facevano, almeno attivamente, erano i bambini).
Oltre
alle commedie sexy, i titoli più richiesti in periferia
appartengono ai generi riguardanti “arti marziali”
e c.d.
poliziesco
all’italiana.
I cinema parrocchiali,
insieme alla partita di pallone in oratorio, rappresentano un ulteriore
stimolo domenicale alla frequenza della Santa Messa, con la riffa prima
della proiezione, per vincere quaderni, libri ed altri premi non molto
ambiti in quanto utili ed educativi.
Naturalmente
sesso e violenza, ingredienti onnipresenti nella programmazione delle
altre sale, sono qui bandite e la scelta si limita, quindi, a qualche
datata pellicola western o mitologica ed a films a tema religioso
(ovviamente) o strappalacrime.
A
mettere tutti d’accordo ci sono i vecchi film di Franco
Franchi e
Ciccio Ingrassia oppure quelli più recenti di Terence Hill
&
Bud Spencer.
Sedie del cinema del mio
paese - anni settanta (mia collezione)